2024: divieto d’amare? Quando le restrizioni economiche ostacolano il sogno del matrimonio, della famiglia, della sessualità. Fede e realtà, anche, in questo soggetto naturale e sociale.

2024: divieto d'amare? Quando le restrizioni economiche ostacolano il sogno del matrimonio, della famiglia, della sessualità. Fede e realtà, anche, in questo soggetto naturale e sociale.Nella società contemporanea, l’amore è spesso oscurato dalle preoccupazioni finanziarie, trasformando il sacro vincolo del matrimonio e il desiderio di formare una famiglia in un lusso che molti non possono permettersi. La pressione economica costringe molti a rinviare o addirittura rinunciare ai loro sogni di unirsi in matrimonio e costruire una vita insieme. Ma ciò solleva una domanda fondamentale: è davvero vietato amare quando mancano i mezzi finanziari per celebrare un matrimonio

L’idea di un matrimonio come evento costoso e sfarzoso – concetto opinabile  di un tempo – diventa sempre più anacronistico o, per chi avesse questo desiderio, difficile se non impossibile da attuare. Ma, chiaramente, non è questo il problema. L’amore, infatti,  non dovrebbe essere limitato da fattori monetari. Il vero spirito del matrimonio risiede nell’impegno reciproco, nella fiducia e nel sostegno vicendevole, negato se non ci sono le risorse necessarie per sposarsi. Pensiamo al costo dell’affitto di una casa, ad esempio, per chi un’abitazione propria non ce l’ha. E alle vari uscite monetarie legate alle varie spese di tutti i giorni, quelli mensile e quelle extra come le visite mediche sempre più private e non sostenute dal Sistema Sanitario Nazionale.

 Il divieto implicito di amare a causa della mancanza di mezzi finanziari non solo sottolinea le disuguaglianze economiche presenti nella società, ma mina anche il tessuto stesso delle relazioni umane. La possibilità di formare una famiglia, di condividere gioie e dolori, di crescere insieme, non dovrebbe essere preclusa a causa della situazione economica.

Per affrontare questa sfida, è necessario un cambio di prospettiva. Le politiche governative e le istituzioni sociali dovrebbero mirare a rendere il matrimonio e la formazione della famiglia più accessibili, riducendo il peso finanziario che spesso li accompagna. Ciò potrebbe includere sgravi fiscali per le coppie appena sposate, programmi di assistenza per le spese varie e politiche che promuovono una maggiore equità economica

Inoltre, è essenziale che la società collettivamente riconosca e promuova il valore delle relazioni basate sull’amore e sul sostegno reciproco, L’amore, infatti,  non può e non dovrebbe essere quantificato in termini finanziari; è un’esperienza umana fondamentale che va al di là delle ricchezze materiali.

Oltre al difficile accesso al matrimonio a causa delle limitazioni finanziarie, un’altra conseguenza significativa è la diminuzione delle nascite, poiché molte coppie ritardano o evitano del tutto di avere figli a causa delle pressioni economiche. Questo fenomeno mette in luce una sfida aggiuntiva nell’equazione della formazione della famiglia, con implicazioni che vanno oltre il semplice ambito finanziario.

La decisione di avere figli è un passo importante nella vita di una coppia, ma diventa un dilemma quando le preoccupazioni finanziarie dominano il quadro. I costi legati alla gravidanza, al parto e all’educazione dei figli possono essere proibitivi per molte famiglie, spingendole a rinviare o limitare il numero di figli che desiderano avere. Questo ha un impatto non solo sulla vita delle coppie, ma anche sulla struttura demografica e sul futuro della società nel suo complesso.

Per le comunità religiose, come i cristiani che vivono per fede, questo conflitto tra ideali spirituali e realtà economica può essere particolarmente difficile da gestire. Sebbene la fede possa offrire conforto e sostegno in momenti di difficoltà, le sfide pratiche che derivano dalla mancanza di mezzi finanziari possono mettere a dura prova anche le fedi più salde.

Tuttavia, proprio in situazioni di difficoltà, la fede può essere un faro di speranza e resilienza.

Inoltre, molte tradizioni religiose incoraggiano la procreazione e il sostegno alla famiglia come parte integrante della loro dottrina. Questo può portare a una tensione interna per coloro che desiderano seguire gli insegnamenti religiosi ma si trovano di fronte a ostacoli pratici nel farlo.

Affrontare la sfida delle limitazioni finanziarie nella formazione della famiglia richiede un approccio integrato che tenga conto sia delle necessità pratiche che dei valori spirituali. Le politiche governative che sostengono le famiglie, come i congedi parentali retribuiti, l’assistenza sanitaria accessibile e l’accesso a servizi di assistenza all’infanzia, possono contribuire a alleviare il peso finanziario e consentire alle coppie di prendere decisioni basate sull’amore e sulla vocazione familiare, anziché sulle restrizioni economiche.

L’amore, la famiglia e la fede sono interconnessi in un intricato tessuto di esperienze umane e valori condivisi. Affrontare le sfide economiche nella formazione della famiglia richiede un approccio compassionevole e inclusivo che tenga conto delle esigenze pratiche delle coppie e dei valori spirituali delle comunità religiose. Solo attraverso un impegno collettivo per l’equità economica e il sostegno sociale possiamo garantire che l’amore e la fede possano fiorire, nonostante le difficoltà del mondo che ci circonda.

Inoltre, è importante considerare il ruolo dell’intimità sessuale nella salute e nel benessere delle persone, poiché le limitazioni finanziarie possono anche influenzare questa sfera delle relazioni. L’intimità sessuale non solo rafforza il legame emotivo tra i partner, ma ha anche numerosi benefici per la salute fisica e mentale.

Studi scientifici hanno dimostrato che il sesso regolare può contribuire a migliorare l’umore, ridurre lo stress, promuovere il sonno e persino rafforzare il sistema immunitario. Inoltre, per le coppie, l’intimità sessuale può essere un modo importante per esprimere affetto, condividere momenti di intimità e rafforzare la connessione emotiva.

Tuttavia, quando le persone non possono sposarsi a causa di questioni finanziarie, possono anche trovarsi ad affrontare difficoltà nell’avere accesso all’intimità sessuale. Specialmente per coloro che considerano un peccato il sesso al di fuori della sfera matrimoniale. Di conseguenza, la mancanza di opportunità per l’intimità sessuale può avere ripercussioni negative sulla salute e sul benessere delle persone coinvolte, contribuendo a sentimenti di frustrazione, isolamento e insoddisfazione emotiva.

In conclusione, le sfide legate alle limitazioni finanziarie nell’accesso al matrimonio, alla formazione della famiglia e all’intimità sessuale sono questioni complesse che vanno al di là dei semplici confini economici. L’amore, la famiglia e la salute sessuale sono aspetti fondamentali della vita umana, e quando questi sono compromessi a causa delle restrizioni finanziarie, si verificano ripercussioni significative sul benessere individuale e sociale.

È imperativo che la società adotti un approccio compassionevole e inclusivo per affrontare queste sfide, promuovendo politiche che favoriscano l’equità economica, l’accesso a servizi sanitari, eccetera. Solo attraverso un impegno collettivo per l’equità e il sostegno sociale possiamo garantire che tutte le persone abbiano la possibilità di vivere appieno il loro diritto all’amore, alla famiglia e al benessere sessuale, indipendentemente dalle loro condizioni finanziarie.

In ultima analisi, l’amore, quello vero, non dovrebbe mai essere limitato da fattori monetari, ma dovrebbe essere celebrato come un diritto umano fondamentale che arricchisce la vita di individui e comunità. È tempo di superare le barriere finanziarie e creare un mondo in cui l’amore possa fiorire liberamente, portando gioia, connessione e soddisfazione a tutti coloro che lo cercano.

Chiaramente, questa conclusione, sembra  essere più un’illusione che una prospettiva reale ma impedire di amare, di sposarsi per motivi economici è da considerare come un vera violenza verso un progetto sano, umano e perché no, anche divino. 

 

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