Gli appassionati del cinema, in modo particolare quello del Maestro Federico Fellini, mi scuseranno se estrapolo una scena dal film 8½ (diretto e co-sceneggiato dal Maestro) non analizzandola in modo dettagliato, dato che non è questo lo scopo del post. 

In questa parte della pellicola cinematografica si vede Guido Anselmi (interpretato dal magistrale Marcello Mastroianni) ,regista confuso alle prese con la sua prossima opera, che incontra l’attrice Claudia (interpretata da Claudia Cardinale). I due scambiano una conversazione significativa e bellissima che potete ascoltare con questo video e che in parte, qui, ripropongo:

“Tu saresti capace di piantare tutto e ricominciare la vita da capo?

Di scegliere una cosa, una cosa sola e di essere fedele a quella.

Riuscire a farla diventare la ragione della tua vita, una cosa che raccolga tutto, che diventi tutto, proprio perché è la tua fedeltà che la fa diventare infinita.

Saresti capace?

Ecco, ascolta, se io ti dicessi, Claudia…”

“Da che parte si va?

Non conosco la strada.

E tu?

Saresti capace?”

“Ci dev’essere la sorgente qui vicino, senti… prova a voltare di qua!

No, questo tipo no, non è capace.

Questo vuole prendere tutto, arraffare tutto, non sa rinunciare a niente.

Cambia strada ogni giorno perché ha paura di perdere quella giusta, e sta morendo.

Come dissanguato.”

“E così finisce il film”

“No, comincia così.

Poi incontra la ragazza della fonte.

È una di quelle ragazze che danno l’acqua per guarire.

È bellissima… giovane e antica.

Bambina e già donna, autentica, solare!

Non c’è dubbio che sia lei la sua salvezza.”

…………………………

“Della storia che mi hai raccontato, non ho capito quasi niente.

Ma scusa, un tipo così, come tu l’hai descritto, che non vuol bene a nessuno, non fa mica tanta pena, sai?

In fondo è colpa sua!

Che cosa pretende dagli altri?”

“Perché, credi che io non lo sappia?

Come sei noiosina, anche tu.”

“Ahh… ma non ti si può dire proprio niente!

Quanto sei buffo con quel cappellaccio, truccato da vecchio!

Io non capisco… incontra una ragazza che lo può far rinascere, che gli ridà vita, e lui la rifiuta?”

“Perché non ci crede più.”

“Perché non sa voler bene.”

“Perché non è vero che una donna possa cambiare un uomo.”

“Perché non sa voler bene.”

“E perché soprattutto non mi va di raccontare un’altra storia bugiarda.”

“Perché non sa voler bene.”

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Il  dialogo estrapolato dal suo contesto e senza analizzarlo qui, ripeto, per come si dovrebbe, mi dà spunto, però, di accennare su come oggi vivono alcuni uomini il loro rapporto d’amore con le donne (dopo aver parlato in modo sintetico di come le donne vivono, rispetto al passato, il loro rapporto amoroso con gli uomini, clicca qui e qui, per leggere i post precedenti a questo, nda).

In uno stream of consciousness (flusso di coscienza) mi viene da pensare al modello maschile che lo stesso Mastroianni rappresentava. Grande attore ma anche un genuino amante delle donne. E che donne! Non solo belle ma soprattutto di classe. Stiamo parlando, infatti, di Silvana Mangano, Faye Dunaway, Catherine Deneuve. 

L’unica donna che Mastroianni sposò fu Flora Carabella con la quale si separò ma mai divorziò. La Signora Carabella mantenne un solido rapporto d’amicizia con l’attore fino alla sua scomparsa avvenuta il 19 dicembre 1996. Il 20 aprile 1999 lei lo raggiunse. 

L’ultima compagna di vita dell’artista fu Anna Maria Tatò che gli fu accanto fino alla fine dei suoi giorni.  

E se abbiamo accennato delle donne che Mastroianni amò, diverse furono quelle che gli volevano bene, a partire da Sophia Loren.  

Sì, stiamo parlando di un’altra epoca.

Con il tempo che passa, a torto o a ragione, tutto è cambiato. Ma questo non ci deve far arrendere sul  fatto che i modelli femminili attuali possono essere quelli come Belén Rodríguez (con tutto il rispetto). Modelli forse belli ma che non ballano in una vita vissuta con decoro. E sempre in un flusso di coscienza, modelli maschili non sono nemmeno personaggi come Fabrizio Corona, già compagno della Rodriguez.

Purtroppo, come abbiamo già detto in precedenza , il genere maschile è attualmente caratterizzato anche da personaggi squallidi, vigliacchi e assassini, che giungono, anche, a uccidere le proprie donne perché deboli, incapaci di affrontare una separazione. Troppi sono, infatti, gli episodi di cronaca nera che ci narrano di questi femminicidi. 

Ma ritornando a Mastroianni, certamente le donne che ha amato l’hanno ricambiato con altrettanto amore e stima. Il fascino di quest’uomo, che sicuramente  non poteva sottomettere donne di quella levatura né l’avrebbe mai voluto, era così forte da far oltrepassare quel rancore, quella gelosia,  che loro stesse potevano provare verso l’artista/uomo.

 Fu vero amore quello tra Mastroianni e le donne.

E se le donne, oggi, non amano più come una volta è anche perché non esistono più uomini di un certo valore. Capisco, pure, però la paura d’amare di alcuni uomini. Perché non ci credono più o perché non sanno voler bene, come dal dialogo tra Guido e Claudia?Oppure perché non ci credono più nell’amore?

continua nel prossimo post