Può succedere di imbattersi in quella fase conosciuta come “blocco creativo” e le motivazioni per le quali ci si trova in quella modalità nella quale ti senti “spento” o vorresti generare contenuti nuovi e migliori dei precedenti, sono diversi. E non sono qui ad analizzarli, quest’ultimi.Piuttosto credo fermamente che il cosiddetto “blocco creativo” non sia una crisi ma un’opportunità. E questa non è una frase fatta ma una realtà. Perché quando si è in “crisi” creativa ci si conosce meglio e si scopre anche che “c’è un grande futuro nel nostro passato” (e pure questo non è un modo di dire).
Ci si conosce meglio, perché? Perché, forse, non abbiamo fatto i conti con il nostro orgoglio, la nostra voglia di emergere, di essere tra i primi della gara a tagliare il traguardo, a raggiungere il successo.
Probabilmente abbiamo sbagliato competizione, allora. Perché la più dura ma anche la più matura gara non è con o contro gli altri ma con se stessi.
Per questo motivo questa “crisi” diventa un’opportunità nel momento in cui diventa un’occasione per conoscersi meglio, magari “mettendosi a nudo” (qualità dei forti e dei vincenti).
Se questo momento di stallo ci porta anche a queste considerazioni, allora, possiamo dire: benvenuto “blocco creativo”.
Ma, ad un certo punto, anche addio, forse un arrivederci, “crisi” creativa, perché abbiamo trovato la soluzione, la via d’uscita al tuo problema.
Siamo quel che siamo nel divenire migliori di quel che siamo. Stop.
E poi…quante risorse abbiamo trovato nel nostro “passato” ma anche in quello degli altri, durante questo periodo. Fonti dalle quali abbiamo scovato quegli stimoli per superare questo “blocco”.
Insomma, ne siamo usciti fuori da questa “crisi”, rinnovati, con una nuova esperienza da raccontarci e raccontare e questo vi pare poco?
Quindi, ciao “crisi creativa”. Non ti dico addio perché potresti ritornare ma ti lascio ben volentieri, insieme ai tanti miei “colleghi” d’avventura ti salutiamo perché oggi si è costruito un futuro migliore.
Chi lo sa, forse, anche grazie a te.
