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Non siamo nati per sfuggire a una vita difficile o una serie di notizie ricorrenti in modo penoso ma non possiamo nemmeno essere soggetti passivi e ingenui di questo tipo di società e informazione che ci propinano fattori nocivi al nostro benessere mentale che poi, inevitabilmente, si riversano in quello fisico.
Occorre, quindi, adottare una strategia equilibrata che ci faccia partecipi sì, della realtà quotidiana, ma, nello stesso tempo, senza esserne oltre misura delle vittime.
Sport, alimentazione sana, condivisione (sempre più rara) e perché no, anche e forse soprattutto l’amore, sono questi alcuni degli antidoti principali che possiamo utilizzare contro questo “veleno” che quotidianamente rischiamo di consumare.
Certo, qualcuno potrà giustamente obiettare che tale mio ragionamento è vano quando ci si trova a fare i conti regolarmente e sempre più incisivamente con dubbi, incertezze, preoccupazioni innanzitutto economiche ma anche di salute che quasi quotidianamente, soprattutto nei riguardi di alcune categorie di persone, sono sempre più presenti e pressanti.
D’altronde la vita o meglio questa vita, è fatta così.
Una vita che non è altro che uno spettacolo, a volte drammatico a volte comico (giusto per non piangere), che si svolge in quei “teatri” vari, personali e comunitari, che si trovano in tutte le parti del mondo, In alcune zone del nostro pianeta, “teatri” veramente difficile da frequentare.
E, quindi, se ci troviamo a vivere in luoghi dove ancora si può sostenere una certa esistenza, riteniamoci fortunati
È una rappresentazione la nostra vita dove alcuni recitano una parte, altri, invece, non indossano nessuna maschera essendo realmente se stessi.
Certuni sono attori che si credono furbi fin quando non calerà, anche per loro, quel sipario finale durante la loro “recita” se non dopo la loro completa finta arte scenica. Un sipario che non sappiamo dove li condurrà.
L’arte varia, ecco, questa può essere un vero rimedio al “veleno” sopra citato.
Dalla pittura alla scrittura, abbeveratevi a queste forme creative.
L’autore ha una grande responsabilità sociale attualmente, nel cercare di far uscire da quell’inferno dantesco le persone per poterle fare contemplare la bellezza del cielo notturno.
Fatevi condurre per mano da questi autori, conosciuti o meno, per poter “uscire a riveder le stelle”.
Fatevi condurre, se volete, in modo particolare da quell’Autore supremo, da quel Dio non fantasioso che vi promette la Sua presenza in questo difficile mondo delle cui potestà. Lui ne ha fatto un pubblico spettacolo (vedi la Bibbia in Colossesi 2, 15) e che certamente, avendo e custodendo la nostra Fede e speranza, vi, ci porterà, un giorno, in un mondo di eterna felicità.
