“Poi dice che uno si butta a sinistra...” è la famosa frase pronunciata dal mitico Totò (Antonio De Curtis) nel film Totò e i re di Roma del 1951.
Ed io dico: Poi dice che uno si rivede “I tre dell’operazione drago”! , celebre film con il leggendario Bruce Lee.
E per forza! Con una guerra in corso che per l’ostinatezza di alcuni politicanti sia Italiani che esteri rischia di diventare una guerra mondiale e nucleare, che già coinvolge il popolo italiano nella sua distretta economia, un popolo che da qualche anno è provato dal Covid-19, dalle sue varianti, da una gestione della pandemia che se all’inizio di essa era comprensibilmente difficile da gestire poi è diventa irragionevole nella sua amministrazione, con virologi star che offendevano gli italiani non vaccinati, con teorie mediche tra loro contrastanti, con una cura domiciliare non eseguita, e adesso, con quella che rischia (se non lo è già) un’emergenza, quella della siccità , con Fulco Pratesi che ci racconta che l’ultima volta che si è fatto la doccia è stato da giovane, che le mutande se le cambia ogni due-tre giorni, che lo sciacquone non lo usa “solo per una pipì” (sottolineo, però, che non da oggi sono d’accordo sul non sprecare l’utilizzo dell’acqua ma le affermazioni di Pratesi sono ridicole, nda), e mi fermo qui, non vuoi che la sera, non ci si voglia, ogni tanto, distrarre con quelle che sono state le nostre sane passioni giovanili, magari guardando, anzi, riguardando un film come “I tre dell’operazione drago” trasmesso sul canale Iris?
Evviva le nostre passioni, dunque. Quelle che per un po’ ci allontano da questa realtà che sembra essere propedeutica a tempi apocalittici.
Custodite le vostre menti con i vostri interessi!
