Scatti d’ira, decisioni assurde, forse trovata la motivazione di questi comportamenti anomali: tutta colpa di un “caffè particolarmente corretto”?

Scatti d'ira, decisioni assurde, forse trovata la motivazione di questi comportamenti anomali: tutta colpa di un "caffè particolarmente corretto"?
immagine tratta dal profilo dell’utente Simon Fakes, su Twitter.

Forse abbiamo capito il perché di episodi d’ira (ai quali abbiamo assistito anche recentemente sui media),

Non solo questi stati di agitazione ma anche alcune “decisioni assurde,” prese a livello sociale, negli ultimi mesi/anni, sia in Italia che fuori dal nostro Paese, potrebbero essere spiegate dall’uso di un “caffè”. Un “caffè” particolarmente “corretto”. 

Nulla a che vedere con quello del Maestro Eduardo De Filippo che nei panni del personaggio Pasquale Lojacono, all’inizio del secondo atto della commedia “Questi fantasmi”, seduto fuori da uno dei balconi di casa sua, racconta al suo dirimpettaio, il professor Santanna, come viene fatto il caffè a Napoli e il significato che la cultura partenopea dà a questa bevanda. 

Questo “caffè corretto” è totalmente diverso da quello narrato dal grande De Filippo. E’ un “caffè” con una particolare “aggiunta”. 

Lo si è evince dalla notizia che ci racconta che:

Un grosso carico di cocaina è stato scoperto, quasi per caso, all’interno di uno stabilimento Nespresso (e con questo vogliamo precisare che non “colpevolizziamo” la marca della bevanda per questo episodio di cronaca , nda).

 

La droga, che si stima possa essere oltre 500 chili e dal valore economico elevato, è stato rinvenuto all’interno di alcune capsule per uso domestico che arrivavano dal Brasile.

 

La scoperta è avvenuta nello stabilimento Nespresso di Rormont, comune svizzero del Canton Friburgo tra Berna e Losanna. A denunciare l’accaduto sono stati degli operai, che una volta aperti i sacchi provenienti dal Brasile, sono rimasti sorpresi dal contenuto.

 

Al posto dei chicchi di caffè, all’interno delle capsule c’era un quantitativo di polvere bianca ingente, da lì la chiamata alla polizia elvetica. Il contenuto, si è dimostrato successivamente, era cocaina con un grado di purezza dell’80%.

La scienza medica si è sempre divisa sull’utilità del caffè. Fa bene o fa male alla salute? Il buon senso ci suggerisce che è la quantità di questa bevanda e lo stato di salute personale di chi lo assume a fare la differenza.

Ma la notizia di oggi ci pone un dubbio? Non è che da un po’ di tempo che circola nei bar ma anche nei locali e nelle case private un “caffè particolarmente corretto”?

E da questa bevanda dipendono, quindi, spinte, parolacce, aggressività e scelte scellerate?

Nel dubbio, se andate al bar (voi amanti del caffè) e sentite qualcuno, come dice su Twitter, l’utente Umberto (new profile) chiedere: “Mi faccia una strisciata di caffè, grazie”, allora vi conviene tornare a fare il vostro di  caffè.

Un caffè stile Eduardo De Filippo.

 

 

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