Grazie ai “visionari”, un mondo migliore

Grazie ai "visionari", un mondo migliore

La parola visionario è spesso interpretata nella sua accezione negativa.

In realtà, il visionario,  è anche colui che ha una visione, una prospettiva verso il futuro, propositiva e innovativa, per il bene suo e degli altri. 

In questo senso, il visionario, vede più in là delle persone comuni, progettando un’idea, un qualcosa, che al momento potrà apparire impossibile da realizzare ma che poi, compiuta, diventerà quel “miracolo” di cui tutti usufruiranno. 

Di primo acchito, per associazione di idee, questa parola ci porta a pensare, immediatamente,  ad un uomo come Steve Jobs.

Lui , non cresciuto dai genitori naturali ma da quelli adottivi ( e questo ci ricorda la nascita e l’infanzia di Leonardo Da Vinci , una strana similitudine tra Jobs e il genio italiano, nda), diventato, poi, il fondatore, insieme ad altre due persone, della Apple Inc.

Famoso è il suo discorso che tenne il 12 giugno del 2005 a Stanford, in California, di fronte ai neolaureati di quella Università. Lui che mai si laureò, rinunciando agli studi universitari per seguire la sua visione, i suoi sogni, la sua vocazione  e che lo porteranno a diventare un grande innovatore nel campo della tecnologia.

Di quella orazione è famosa la frase “Siate affamati. Siate folli”, citazione da lui riportata e che apparteneva, come lui stesso disse, a Stewart Brand .

Ma non occorre essere degli Steve Jobs, per essere dei visionari esecutivi, così come io li definisco gli  uomini e le donne che hanno una visione e che, in seguito, la metteranno  in atto.

Puoi essere un visionario esecutivo migliorando il tuo quartiere, aiutando anche solo una persona, creando un’associazione, insomma seguendo la tua vocazione che, per prima , cambierà il tuo mondo interiore per poi cambiare quello degli altri. 

In una società confusa, delusa, omologata, stanca, schiava di poteri a lei sconosciuti, i visionari, gente con i piedi per terra ma che non si arrendono ad un declino collettivo, indirizzano il loro sguardo non a questi fattori negativi ma  a quella visione che vogliono compiere. 

Chi mi segue lo sa, uno dei miei motti preferiti è “conosci te stesso e posizionati nel mondo” ( e ringrazio sempre il filosofo e non solo, Raffaele Tovazzi per i suoi insegnamenti). 

Ecco, conosci quali sono le cose che puoi realizzare (per te e per il  prossimo) e adoperati a farlo. Senza ascoltare la voce dei ladri dei sogni e il mondo cambierà, in meglio, anche grazie a te. 

 

 

 

 

 

 

 

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