Sono il raccontastorie, quello che scrive per rendervi l’animo più lieto, per portarvi, anche solo per un attimo, lontano dal peso della realtà. Vivo tra le parole, le intreccio come fili di seta, e con esse tesso mondi che non esistono, ma che possono darvi riparo quando il cielo si fa troppo cupo.
So bene quanto sia opprimente la cronaca, quanto l’informazione martelli le menti senza tregua, riempiendole di ansie, paure, inquietudini. Ogni giorno vi alzate e accendete un dispositivo, uno schermo che vi riversa addosso il tumulto del mondo. Guerre, tragedie, ingiustizie. Vi sentite soffocare, vi sembra di affondare in un mare senza sponde. È per questo che esisto. È per questo che scrivo.
Io non sono qui per negarvi la realtà, né per farvi dimenticare ciò che accade. Ma so che ogni spirito ha bisogno di tregua, di uno spazio in cui respirare. Così, con la mia penna, vi prendo per mano e vi porto in un altro tempo, in un’altra terra, in un’altra vita. Forse in un piccolo villaggio avvolto dalla nebbia, dove un vecchio samurai sussurra poesie al vento. Oppure tra le stelle, in un futuro lontano, dove i sogni hanno preso il posto delle paure. O, ancora, in un bosco incantato, dove il tempo scorre più lento e il cuore ritrova il suo battito sereno.
Le mie storie non cambieranno il mondo, ma possono cambiarvi per un momento. Possono donarvi il sollievo di un respiro profondo, la dolcezza di un sorriso inaspettato. Possono ricordarvi che, anche nei giorni più difficili, c’è ancora spazio per la meraviglia, per la bellezza, per la speranza.
Sono il raccontastorie. E continuerò a scrivere, perché ognuno di voi merita un rifugio di parole, un angolo di luce nel frastuono del mondo.
