Leonardo da Vinci, genio tra fratellastri – Leonardo, omosessuale? (11a parte)

Se gli storici e i biografi di Leonardo, hanno dato poca importanza intorno la sua presunta omosessualità, lo faremo noi? No, di certo.

L’unica nota al riguardo, è quella nella quale troviamo traccia di una

doppia denuncia anonima del 1476 in cui era accusato di sodomia assieme ad altri quattro giovani fiorentini, tra cui due di famiglia patrizia (un Salterelli e un Tornabuoni), che si concluse con un ammonimento. Secondo altri studiosi, le accuse che portarono al giudizio erano calunniose e create al solo fine di screditare gli interessati tramite l’accusa del reato di sodomia.

 

fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_da_Vinci#Presunta_omosessualità

L’unico documento storico sulla vita sessuale del giovane Leonardo è un’accusa di sodomia attiva intentatagli nel 1476, quando aveva cioè 24 anni ed era ancora lavorante presso la bottega di Andrea del Verrocchio. Il 9 di aprile viene sporta una denuncia anonima, inserita nel “tamburo” – una specie di cassetta per le lettere attaccata al muro di Palazzo della Signoria- che accusa un orafo adolescente (17 anni) e dedito alla prostituzione maschile, un tal Jacopo Santarelli (a volte indicato anche come modello di artisti) di essere “parte di cose assai miserabili compiute per compiacere le persone che ne fanno richiesta”; si faceva quindi il nome di quattro persone che avrebbero commesso atti di sesso anale col ragazzo: un sarto di nome Baccino, un certo Bartolomeo di Pasquino, Leonardo Tornabuoni- membro dell’aristocratica famiglia dei Tornabuoni- ed il precoce artista di talento Leonardo da Vinci.

Il nome di Saltarelli era già noto alle autorità, perché un altro uomo era stato condannato per sodomia compiuta su di lui all’inizio di quello stesso anno; le accuse in questo caso furono però respinte in quanto non si prendevano in considerazione quelle avvenute per via anonima. La stessa accusa riappare, sempre in forma anonima, il 7 giugno, venendo ancora una volta respinta: il requisito legale per avviare il procedimento penale era difatti che fosse firmata. Tali accuse potevano sì esser fatte in segreto, ma non anonimamente. Si ipotizza anche che, poiché la famiglia di uno degli accusati, i Tornabuoni, era in stretti rapporti con Lorenzo de Medici, fu esercitata una certa pressione affinché la cosa fosse presto archiviata.

 

La sodomia era (almeno teoricamente) un gravissimo reato, che poteva addirittura condurre alla pena di morte, ma la sua stessa gravità la rendeva altrettanto difficile da dimostrare; nella Firenze del tempo, la pena relativa veniva eseguita molto raramente e l’omosessualità era sufficientemente diffusa e tollerata da rendere la parola Fiorenzen-fiorentina un termine gergale per indicare l’omosessuale in terra tedesca.

fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Vita_personale_di_Leonardo_da_Vinci#Sessualità

In ogni caso, non sono note relazioni di Leonardo con donne, non si sposò mai, non ebbe figli e lo stesso Vasari pubblicò accenni alla bellezza dei suoi discepoli.

continua…

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