Agazio Guidacerio, nacque a Rocca Fallucca (località abbandonata alla fine del XVI secolo, i cui resti si trovano presso il comune di Tiriolo, provincia di Catanzaro, nda) nella Calabria Ultra Seconda, nel 1477. Iniziò i suoi primi studi, proprio presso l’abbazia di San Giuliano di Rocca Falluca.
Recatosi a Roma, ai tempi di Leone X, fu maestro di lingua ebraica, greca e latina. Da questa città dovette fuggire, perdendo la sua vasta biblioteca durante il cosiddetto sacco di Roma nel 1527.
Riuscì a rifugiarsi ad Avignone presso il vicelegato Giovanni Niccolai. In seguito si trasferì a Parigi dove fu accolto con onore da Francesco 1°, acquisendo molta stima tra i più sapienti della città. In seguitò insegnò la lingua ebraica presso il Collège de France.
Fin da quando egli era a Roma, aveva pubblicato una gramatica ebraica dedicata a Leone X, che migliorò, pubblicandone una seconda edizione proprio quando si trovava a Parigi nel 1539. Inoltre scrisse parecchi Comenti sulla sacra Scrittura.
fonte: Storia della Letteratura Italiana di Girolamo Tiraboschi
In alcuni suoi scritti, il Guidacerio, specificò di aver appreso l’ebraico a Roma da Rabbi Jacob Gabbei, giudeo Portoghese e nell’indirizzo che fece a Francesco 1°, de Commentari sui Salmi Davidici si dichiarava Catacensis, della città di Catanzaro, più vicine al suo castello natio.
Questo perché alcuni lo pretendevano Spagnuolo.
fonte: Luigi Accattatis
Il nostro illustre catanzarese morì a Parigi il 1542 (fonte: Girolamo Tiraboschi).
p.s.: si ritiene, naturalmente, questo post solo un accenno su Agazio Guidacerio, per questo motivo si segnala il libro di Cesare Mulè (recentemente scomparso ), dal titolo Agazio Guidacerio, un umanista catanzarese a Parigi .