Fuori dal tunnel del “sovraccarico emotivo”.

Fuori dal tunnel del "sovraccarico emotivo".Non credo che riusciremo, con i nostri ragionamenti logici, a risolvere ciò che logico non è in questo periodo storico che stiamo vivendo. Coinvolti come siamo in una crisi globale che è iniziata (ufficialmente) con la pandemia da Covid-19 e poi proseguita con quella del conflitto russo-ucraino, e poi con l’innalzamento del livello della povertà sia a livello italiano che internazionale oltre alla crisi ambientale ed energetica. Una prima pandemia che ne ha chiamato altre di diverso genere.

E poiché è chiaro che tutti questi avvenimenti sono, nella maggior parte dei casi, avallati da persone molto potenti a livello mondiale che hanno interessi che noi non possiamo nemmeno immaginare, la nostra coscienza, di fronte a tutto questo, deve arrendersi o meglio, saggiamente, non deve farsi abbattere.

Si chiama sovraccarico emotivo la condizione psicologica propria di chi subisce per troppo tempo situazioni che non riesce a gestire.

 Riconosciuto questo stato mentale dobbiamo chiederci come uscirne fuori o, forse è il caso di dire, come alleggerirne il suo carico.

La Fede, per chi ce l’ha, è la nostra arma principale ma anche prendere spunto da quello che affermò il filosofo Arthur Schopenhauer ci può aiutare.

Schopenhauer affermò, infatti, che:

“Ogni bambino che nasce è in qualche misura un genio, così come un genio resta in qualche modo un bambino”.

Non sto assolutamente affermando che dobbiamo regredire psicologicamente, anzi!

Personalmente credo chi non combatte perché questo stato di cose (almeno per quello che possiamo) cambi, e nel tentativo di farlo potremo, un giorno, guardarci allo specchio senza onestamente vedere dei vigliacchi, sia da considerarsi poco uomo.

Ma un uomo è anche, come accennavo, saggio.

Saggio come un bambino, una delle categorie della nostra umanità, alla quale grande responsabilità morale avrebbe chi di dovere, al fine di non consegnare, a questi bambini, un mondo senza spensieratezza e speranza.

E cosa fanno i bambini? I bambini giocano con quello che hanno. Da adulto puoi allentare il “sovraccarico emotivo” coltivando le tue passioni.

Abbiamo già provato l’esperienza della infodemia vogliamo provarla ancora di più e con maggior aggravio, oggi?

La saggezza ci porta a pensare che ciò che non possiamo affrontare direttamente dobbiamo aggirare. Un po’ come fanno alcune arti marziali come il Judo che sfruttano l’energia del nemico a loro vantaggio.

Appassioniamoci delle nostre passioni, allora, perché a spegnerle ci stanno pensando già in tanti.

 

 

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